Eccoci all'ultima tappa del nostro viaggio alla scoperta dei bicchieri da vino
Siamo a fine pasto, un momento conviviale di estrema importanza che va celebrato con vini preziosi. Parliamo, infatti, di vini dolci, liquorosi e di "bollicine".
Buona lettura.

VINI DOLCI E LIQUOROSI


  • Vini dolci (Fig.A): questo tipo di bicchiere è basso ma con pancia larga e un'apertura stretta, in modo da sviluppare gli aromi, piuttosto spiccati e dolci, nella pancia e farli salire molto lentamente. La sua misura ridotta sta quasi a suggerire la quantità di vino da servire. Viene generalmente utilizzato anche per vini passiti.
  • Vini liquorosi (Fig.B): ci troviamo di fronte ad un bicchiere molto simile a quello per i vini dolci, ma con un'altezza e un'apertura maggiore, dovuta al grado alcolico più alto che deve essere ossigenato e, dunque, alleggerito per non risultare fastidioso al naso. Tra i vini che necessitano questa tipologia di bicchiere troviamo il Marsala, lo Sherry, il Porto e il Madeira.


VINI FRIZZANTI 




  • Vini metodo "Charmat" (Fig.A): il demi-flûte è un bicchiere stretto che favorisce lo sviluppo del perlage, permettendo la concentrazione degli aromi verso il naso. E' più basso del classico flûte e, per questo, è adatto a vini più secchi prodotti con il metodo Charmat o Martinotti
  • Vini metodo "Classico" (Fig.B): questo bicchiere, definito flûte, con un'altezza maggiore rispetto agli altri, ha una pancia e un'apertura stretta in modo da far salire le bollicine e con esse gli aromi freschi e delicati di questi vini giovani.
  • Vini metodo "Classico" maturi (Fig.C): questo flûte ha una pancia più ampia e un'apertura stretta, caratteristica che permette una migliore ossigenazione del vino e di conseguenza uno sviluppo appropriato degli aromi complessi tipici di questi vini, senza compromettere il perlage.
  • Vini dolci aromatici (Fig.D): a causa degli aromi molto più spiccati e stucchevoli che generalmente possono presentarsi negli spumanti dolci appena aperti, come, ad esempio, l'Asti Spumante, l'ampia larghezza di questo bicchiere permette di far respirare subito il vino, in modo che non risulti fastidioso al naso presentandosi con la giusta dimensione olfattiva.
Bene, siamo giunti alla fine di questo escursus.  Sono certa che ora avrete voglia di sorseggiare del buon vino e sono altrettanto certa che lo farete con il giusto bicchiere ma soprattutto con la giusta compagnia, magari guardando la Valle d'Itria o al riparo, avvolti dal calore della pietra viva.
A presto e...Prosit!
Next
This is the most recent post.
Previous
Post più vecchio
 
Top