Ogni vino ha proprietà organolettiche e caratteristiche sensoriali differenti. 
Per esaltare al meglio queste qualità, oltre ad un giusto abbinamento con il cibo è importante il calice da cui il "nettare degli dei" viene degustato.

Oggi analizzeremo i bicchieri più adatti ai vini bianchi e rosati.
Buona lettura.


  • Vini bianchi giovani (Fig. A): per la degustazione di vini bianchi giovani si utilizzano bicchieri con un'apertura di dimensione uguale a quella del corpo, in modo da mantenere inalterati gli aromi. Inoltre sono leggermente ricurvi sul bordo, per indirizzare il vino prima sulla punta della lingua e poi sui lati, in modo da percepire la differenza tra dolce e acido in sequenza.
  • Vini bianchi maturi (Fig. B): in questi bicchieri viene aumentata leggermente la pancia, in modo che gli aromi si sviluppino meglio, mentre l'apertura rimane la stessa. Questo perché i vini bianchi, seppur maturi, sono più delicati nei profumi e quindi necessitano di un bicchiere della giusta apertura, in modo da farli salire bene e diritti al naso e non rimanere bloccati nel bicchiere.
  • Vini rosati giovani (Fig. C): questa tipologia di bicchiere è molto simile a quella utilizzata per i bianchi giovani. La sua peculiarità è la pancia, più ampia per accogliere i profumi, tipicamente più spiccati, dei rosati.
  • Vini rosati maturi (Fig. D): per questi vini va scelto un bicchiere del tutto molto simile a quello usato per la corrispondente tipologia di bianchi. La sua forma serve infatti ad ossigenare al meglio il vino sviluppandone gli aromi. 
Per oggi è tutto. La prossima volta analizzeremo i calici da vino rosso
Adesso non vi resta che scegliere un buon vino e sorseggiarlo nel suo bicchiere...Prosit!




 
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