Vini complessi e di carattere con mille sfumature differenti nelle loro proprietà, tutte degne di essere accolte da un calice adatto.
Buona lettura.
- Vini rossi giovani (Fig. A): questo tipo di vino necessita lo stesso bicchiere che viene usato per i bianchi maturi, date le dimensioni ottimali per sviluppare gli aromi più spiccati dei rossi. La pancia trattiene e arieggia i profumi per il tempo necessario in modo da non perderli, data la gioventù del vino. Salgono alla giusta velocità per arrivare al naso ed essere percepiti con nitidezza.
- Vini rossi maturi (Fig. B): per i bicchieri utilizzati nella degustazione dei vini rossi maturi bisogna aumentare leggermente le dimensioni, in quanto i profumi sono più complessi e sviluppano sia il primo che il secondo naso, ovvero l'aroma primario e secondario. Vengono usati per i vini da cinque ai sette anni, come Brunelli o Amaroni appena messi in commercio.
- Grandi rossi molto invecchiati (Fig. C): questi vini, come Sangiovese o Cabernet Sauvignon, esprimono tutte e tre le fasi olfattive, l'aroma primario, secondario e il Bouquet, la terza fase, presente dopo gli 8 anni di invecchiamento. I bicchieri sono i classici borgognoni, molto grandi, sia in altezza che per la pancia. Le dimensioni sono tali in modo da poter garantire al vino la giusta ossigenazione e il tempo necessario alla degustazione.
- Grandi rossi molto invecchiati (Fig. D): questo bicchiere rappresenta una variante del precedente. Ha un'apertura più larga e ricurva in modo da portare il vino direttamente sulla punta della lingua, più sensibile alla dolcezza. Vini da degustare in questo calice sono il Pinot Noir o il Nebbiolo.
Non c'è nulla di meglio di una cena con un buon calice di vino rosso sorseggiato in compagnia, magari tra mura in pietra e luci soffuse.
E per il dessert? Niente paura. La prossima settimana vi parleremo dei bicchieri per i vini liquorosi e delle "bollicine".
A presto e...Prosit!